mercoledì 24 settembre 2014

DEL PAESE CHE SEI,SEI DI QUESTA TERRA.

“Ora il giorno del Signore verrà come un ladro di notte; in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi si dissolveranno consumati dal calore e la terra e le opere che sono in essa saranno arse. Poiché dunque tutte queste cose devono essere distrutte, come non dovreste voi avere una condotta santa e pia, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, a motivo del quale i cieli infuocati si dissolveranno e gli elementi consumati dal calore si fonderanno? Ma noi, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abita la giustizia”                                                                                     (2 Pietro 3:10-13). 
Rivedendolo dall’originale  greco il verso 11, sembra che si  traduca meglio;
“alla luce del fatto che tutto sarà dissolto, di che paese sei ?” Sei di questa terra; Che si dissolverà e sarà distrutta? Oppure sei cittadino della Sion celeste, la città il cui costruttore è Dio?
Pietro sta dicendo che la conoscenza che Dio ci dà della distruzione del cielo e della terra presenti dovrebbe incoraggiarci a vivere in modo santo e di non afferrarci troppo a questo mondo. Pietro poi prosegue dicendo che non dobbiamo essere terrorizzati dall’imminente distruzione, ma dovremmo riguardare ad essa, anticiparla, e tenere le nostre vesti senza macchia!
“Aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili, in pace” (3:14).
Se Pietro resuscitasse per visitare il mondo oggi, impallidirebbe nell’ascoltare predicazioni indorate e sdolcinate di pseudi  profeti  accomodanti!
Egli chiederebbe,
“Perché non avvertono il loro popolo dell’imminente distruzione”? Dio mi diede questo messaggio direttamente da parte dello Spirito Santo! Perché non ci credono? Perché non li invitano a vivere una vita santa con questi avvertimenti? Non sanno che Gesù diede lo stesso avvertimento quando disse:
“ Ecco, ve l’ho predetto”.
Se dunque vi dicono è nel deserto, non v’andate;”
Eccolo,è nelle stanze interne”,non lo credete”;
Infatti, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del  Figlio dell’uomo.
“Il sole si oscurerà e la luna non darà il suo chiarore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate”
                     (Matteo 24:26,27,29).       RIFLESSIONI
Impariamo secondo la Parola di Dio, che noi  cristiani dobbiamo vivere ogni giorno come se “la fine di tutte le cose fosse vicina”. Non assuefarsi all’idea che tutto accade agli altri e mai a noi – Questa è una mentalità del “mondo” la quale il cristiano dovrebbe aver abbandonato da tempo. Dobbiamo riguardare alla Sua venuta, svegli e diligenti, come servi che attendono che il padrone torni all’improvviso da un lungo viaggio. Farci trovare pimpanti non svogliati o in attesa della sferzata finale per metterci in moto. Dovremmo rallegrarci di lasciare questa terra e rivestirci di corpi nuovi siamo coscienti di tutto questo? Siamo stati istruiti abbastanza per aver capito che il Signore ci sta preparando per il grande rientro; “il ritorno a casa”. Il Signore è certo che il nostro desiderio è quello di stare sempre con Lui e noi non dovremmo desiderare altro. Sappiamo anche che il Signore è all’opera da tempo per preparare un luogo ad ogni cristiano, non gradirà certo essere deluso se in qualche modo manchiamo all’appuntamento con Lui significherebbe aver sbagliato la scelta di servire il Signore.  Stare col Signore è ciò che chiediamo da sempre poiché abbiamo scelto di servire Lui e dunque chi cerca soluzioni accomodanti non desidera comunione con Dio.

 Dovremmo sempre desiderare di stare col Signore.                                Il Signore sia lodato

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