I vari
miracoli di Gesù descrivono che egli è
il Signore della natura calmando le acque in tempesta, la Sua autorità sulle
forze preternaturali maligne quando libera un indemoniato di Gadara, guarisce
una donna emorroissa , dimostrando così che anche le malattie Gli sono
sottoposte , e quando riporta in vita la
figlia di Iario, tutti capiscono che
Egli è anche il Signore sulla morte. Gesù ancora provvede da mangiare a cinquemila uomini e,con questo
miracolo,indica al mondo che Egli è in grado di provvedere ad ogni necessità.
Erode rimane meravigliato da tanto udito. Pietro conclude dicendo che: Gesù
veramente e il Cristo promesso e settanta discepoli rispondono alla sua
chiamata per servirlo.
L’annuncio
della buona notizia (Luca 10:1-12)
a.
La
designazione degli operai
Nel secondo anno di ministero,Gesù chiama dodici
dei suoi discepoli (Mc. 3:13,14) e l’invia in missione come apostoli. Conosceva
molto bene il Signore, l’importanza di organizzare e coordinare l’opera evangelistica
come pure sapeva che quegli stessi uomini guidati dallo Spirito Santo
avrebbero annunciato l’Evangelo dopo la
Sua ascensione.
Circa un
anno dopo, alcuni mesi prima della crocifissione,Il Maestro chiama altri operai,stava dando inizio al Suo
ultimo viaggio dalla Galilea a Gerusalemme.Ne sceglie settanta e come saggio Padrone della vigna e Signore
della mèsse li suddivisi in due gruppi come aveva fatto in precedenza
con i dodici (Mc.6:7) che inviandoli
Gesù volle sottolineare l’importanza della comunione e della
collaborazione nel servizio spirituale.
Nella Chiesa del Nuovo Testamento,
l’efficacia non è mai posta su un
responsabile unico; Paolo,l’apostolo dei Gentili, ne è un esempio avendo
avuto nei suoi viaggi missionari,al suo fianco sempre dei collaboratori, Barnaba,Timoteo,Tito,Sila
i quali contribuirono all’evangelizzazione e alla cura delle Chiese di nuova
fondazione.
La comitiva attraversò
il Giordano percorse il suo versante orientale e la Perea, per poi tornare verso Gerico e infine a Gerusalemme
come il Signore della mèsse aveva a tutti invitato a fare. Essi prepararono la via
alla venuta di Cristo in quelle zone e quelle basi resero molto più
efficace l’Opera del Signore ,I settanta
divennero validi collaboratori di Dio.(I
Cor.3:9) Gesù ,comunque invitò a che i settanta guardassero oltre il ristretto
campo di servizio affinchè si rendessero conto di quanto fosse vasto e che il
raccolto di una si immensa mèsse sembrasse impossibile in modo particolare se
gli operai sono pochi.
b.
La paga
degli operai
Nel mandare i settanta, dopo aver assegnato loro un
compito specifico in zone diverse Gesù diede anche utili e pratiche istruzioni.
Innanzitutto comunicò che quanto si apprestavano a fare non sarebbe stato un
compito semplice si sarebbero trovati come
<agnelli in mezzo ai lupi>. Ma, quel;<Io vi mando sottintende
che Gesù sarebbe stato sempre al loro
fianco proteggendoli da qualunque pericolo. Avrebbe badato a tutte le necessità
durante il viaggio,le scorte minime e non prendere molto denaro e ancora Il
Signore assicurò tutti che sarebbero stati ospitati dalla gente del posto. Non
fermarsi a salutare nessuno ammonì,
sarebbe stato causa di perdita di tempo come in quei posti era di abitudine
intrattenere i viandanti,l’annuncio del l’Evangelo era urgente. Gesù Invitò a
non accettare ospitalità indiscriminatamente ,dovendo così come in precedenza
avevano fatto i dodici ,valutare chi fosse più adatto(Mt.!0:11)scegliendo una
casa indegna avrebbero potuto compromettere l’opera in quel posto.
ANCHE OGGI CHI SVOLGE UN’OPERA PIONERISTICA DEVE<
FARE LA MASSIMA ATTENZIONE ALLE PERSONE CHE COLLABORANO AL SUO MINISTERIO. Trovata la casa più adatta a ospitarli Gesù li esorto
a pregare che Dio benedisse quella casa. Il cibo sarebbe stato provveduto
assieme all’ospitalità,tuttavia mai assumere atteggiamenti da mendicanti e
considerare ogni cosa come doni per il loro servizio.
LE COMUNITA’ CRISTIANE DI OGGI DOVREBBERO CONSIDERARE
IL CONTRIBUTO AI MINISTRI DI CULTO NELLA STESSA MANIERA, COME UN GIUSTO
SOSTEGNO DOVUTO A CHI LAVORA A TEMPO PIENO AL SERVIZIO DI DIO (I TIM.5:17,18; I COR.9:14) I settanta discepoli a loro volta dovevano ricambiare sia con la
benedizione sia pregando per la guarigione dei malati, a dimostrazione che il
regno di Dio si era avvicinato a quelle case.
c.
In caso di
rifiuto
Alla fine del Suo discorso, Gesù spiegò ai Suoi
discepoli che avrebbero dovuto proclamare l’Evangelo a tutti ma senza
costringere nessuno ad accettarlo. La città che si rifiutava loro non avrebbero
dovuto far altro che scuotere la polvere dai loro piedi,nel giorno del
giudizio, quel popolo avrebbe dovuto rispondere di quel rifiuto nel regno di
Dio subendo, una punizione peggiore della città di Sodoma.
Paolo e Barnaba, ad Antiochia di
Pisidia, seguirono alla lettera
questa istruzione di Gesù (At.13:50-51)
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