( SECONDA ED ULTIMA PARTE )
La notizia di questa grande effusione dello Spirito attrasse anche me. Io non ero stata altro se non una farmacia ambulante per tutta la vita, con polmoni deboli e un cancro. Mentre mi guardavano (la sorella Cotton aveva un terribile tumore sul naso), i santi mi dicevano: "Figliola, Dio ti guarirà". Nei giorni di quella grande effusione, quando loro dicevano che Dio avrebbe guarito, tu eri veramente guarito. Per 33 anni non sono tornata più dai dottori, grazie a Dio, né alle medicine. Il Signore mi salvò, mi battezzò nello Spirito Santo, mi guarì e mi fece andare via rallegrandomi".Questa sorella divenne poi una predicatrice del Vangelo e continuò a predicare che il Cristo glorioso salva, guarisce e soddisfa l'anima assetata con il benedetto Spirito Santo.
Bartleman descrive ancora il tipo di riunioni che avevano luogo in quei giorni: "Non avevamo alcun programma preordinato per occupare il tempo. Il nostro tempo era il Signore. Avevamo delle testimonianze reali, provenienti da fresche esperienze. Quanto più brevi erano le testimonianze, tanto più efficaci risultavano. Una dozzina di persone potevano alzarsi in piedi nello stesso momento tremando sotto la straordinaria potenza di Dio. Non dovevamo ricevere il segnale dal leader. Eravamo liberi dall'anarchia. Nelle riunioni eravamo assorti in preghiera davanti a Dio e le nostre menti erano concentrate su di Lui.
Tutti obbedivamo a Dio con mansuetudine e umiltà. Il Signore aveva la responsabilità di parlarci mediante chicchessia. Noi pregavamo continuamente per questo. Qualcuno alla fine si alzava con unzione per dare il messaggio. Tutti sembravano riconoscerlo e gli cedevano il posto. Poteva essere un fanciullo, una donna o un uomo. Poteva provenire dall'ultimo posto o da quello davanti. Non faceva alcuna differenza. Ci rallegravamo che Dio stesse operando. Nessuno desiderava mettersi in mostra. Pensavamo soltanto a obbedire a Dio. Infatti, c'era lì una tale atmosfera di Dio che impediva a chiunque se non a un folle di cercare di farsi avanti senza una vera unzione. E ciò non durava a lungo. Le riunioni erano controllate dallo Spirito, dal trono. Quelli erano davvero giorni meravigliosi. Ho spesso detto che vorrei vivere sei mesi di quel tempo piuttosto che cinquanta anni di vita ordinaria. Ma Dio è ancora oggi lo stesso. Solo noi siamo cambiati".
In queste riunioni avvenivano le stesse manifestazioni che si stanno verificando anche ai nostri giorni e che molti attribuiscono al diavolo. Lasciamo ancora la parola a Frank Bartleman (pagina 59 del suo libro "Azusa Street"):
"Poteva darsi che qualcuno stesse parlando. Improvvisamente lo Spirito cadeva sulla congregazione. Dio stesso soleva fare l'appello. Gli uomini cadevano dappertutto nella casa, come uccisi in battaglia, o si precipitavano in massa ad andare avanti a cercare Dio. La scena spesso somigliava a una foresta di alberi abbattuti. Tale scena non può essere imitata. Io non ho mai visto fare un appello in quei primi giorni. Dio stesso lo faceva. E il predicatore sapeva quando doveva fermarsi. Quando Lui parlava noi tutti obbedivamo. Sembrava una cosa spaventosa impedire o rattristare lo Spirito. Tutto il luogo era saturo di preghiera. C'era lì la gloria di Dio, la Shekinah. Infatti, alcuni affermavano di aver visto di notte la gloria sull'edificio. Io non ne ho dubbi. La presenza del Signore era così reale".
Naturalmente, non tutti coloro che si recavano a queste riunioni lo facevano con umiltà. Alcuni vi andavano per curiosità o con spirito di superiorità e di scetticismo, soprattutto tra i pastori. Ma non potevano resistere alla potenza di Dio, come lo stesso Bartleman afferma: "A volte venivano tra noi degli uomini presuntuosi. Specialmente predicatori che cercavano di mettersi in mostra con le proprie opinioni. Ma i loro sforzi erano di breve durata. Il respiro veniva loro tolto. Le loro menti vagavano, i loro cervelli vacillavano. Gli oggetti apparivano oscuri davanti ai loro occhi. Non potevano continuare. Non ne vidi mai uno in quei giorni che avesse potuto cavarsela. Si erano messi contro Dio. Nessuno li tagliò fuori. Noi semplicemente pregavamo. Lo Spirito Santo faceva il resto. Volevamo che lo Spirito prendesse il controllo. Egli li ridusse in silenzio in breve tempo. Erano portati fuori come morti, spiritualmente parlando. Mangiavano la polvere con umiltà, passando attraverso il processo che noi tutti avevamo attraversato. In altre parole, essi sparivano, giungevano a vedersi nella loro malvagità, poi con umiltà e confessione infantile erano rialzati da Dio, trasformati mediante il potente "battesimo" nello Spirito. L'"uomo vecchio" moriva con tutto il suo orgoglio, la sua arroganza e le sue buone opere. Nel mio proprio caso giunsi ad aborrire me stesso. Supplicai il Signore di abbassare dietro di me una cortina sul mio passato, così vicina da toccarmi le calcagna. Egli mi disse di dimenticare ogni opera buona come se non fosse mai avvenuta e di andare avanti di nuovo come se non avessi mai fatto nulla di buono per Lui, per timore che le mie buone opere diventassero un laccio per me.
In quei giorni vedevamo delle cose meravigliose. Persino degli uomini molto bravi giungevano ad avere orrore di sé stessi nella luce più chiara di Dio. I pastori erano i più difficili a morire. Essi avevano così tanto a cui morire. Tanta reputazione e tante buone opere. Ma quando Dio riusciva a penetrare in loro, essi con piacere voltavano una nuova pagina ed un nuovo capitolo. Questa era una delle ragioni per cui lottavano così duramente. La morte non è affatto un'esperienza piacevole. E gli uomini forti fanno più fatica a morire.
Il fratello Ansel Post, un pastore battista, una sera stava seduto nella riunione su una sedia in mezzo al pavimento. Improvvisamente lo Spirito cadde su di lui. Balzò in piedi dalla sedia, cominciò a lodare Dio ad alta voce in "lingue", e corse per tutta la stanza abbracciando tutti i fratelli che poteva afferrare. Era pieno di amore divino. In seguito, si recò in Egitto come missionario. Ecco la sua testimonianza: " Improvvisamente, come nel giorno della Pentecoste, mentre stavo seduto a circa tre metri e mezzo proprio di fronte al predicatore, lo Spirito Santo cadde su di me e letteralmente mi riempì. Mi sembrava di essere sollevato, perché mi trovai in aria in un istante, gridando "gloria a Dio", e immediatamente cominciai a parlare in un'altra lingua. Non potevo essere più sorpreso se qualcuno nello stesso momento mi avesse consegnato un milione di dollari......."
I demoni venivano scacciati, i malati erano guariti, molti erano salvati, restaurati e battezzati con lo Spirito Santo e con potenza".
La gente veniva da ogni parte del mondo per cercare salvezza, santificazione, il battesimo nello Spirito Santo o la guarigione. "Azusa Street divenne", come scrisse John Thomas Nichol nel suo libro The Pentecostals, "la mecca pentecostale di ogni sincero ricercatore della potenza divina".
Sono passati più di 100 anni da quell'aprile del 1906 e non si può restare indifferenti nel leggere la storia delle origini del risveglio pentecostale e di ciò che Dio vi compì. Quello che Dio fece allora può farlo ancora oggi. Egli ci invita: "Chiedete al Signore la pioggia nella stagione di primavera!" (Zaccaria 10:1).
Ci sono stati grandi preparativi per celebrare in modo eccezionale il centenario di Azusa Street a Los Angeles dal 25 al 29 aprile 2006. Il tema della Conferenza è "Insieme di nuovo". Hanno fatto parte del Comitato organizzatore oltre 150 leader carismatici e pentecostali da tutto il mondo. La Conferenza è stata tenuta al Los Angeles Convention Center. E’ stata un'opportunità unica per sperimentare la riflessione e la realtà del più grande risveglio mondiale. Infatti, essa si propone di:
1)portare insieme tutte le varie correnti del movimento pentecostale;
2)commemorare la ricca eredità del movimento;
3)innalzare la diversità pur dimostrando l'unità del movimento;
4)celebrare il progresso dinamico dei primi 100 anni del movimento;
5)valutare la risposta del movimento al mandato divino dato ad Azusa Street;
6)cercare la faccia del Signore per la futura direzione del movimento. www.azusastreet100.net.
Anche in Italia si è celebrato il centenario di Azusa Street.
SPIRITO SANTO,OSCURA E' L'OR; RISVEGLIA TUTTI, RIEMPI, INFIAMMA I CUOR
OPRA TRA NOI
E L'EVANGEL NELLA PIENEZZA POTREMO PROCLAMAR
La notizia di questa grande effusione dello Spirito attrasse anche me. Io non ero stata altro se non una farmacia ambulante per tutta la vita, con polmoni deboli e un cancro. Mentre mi guardavano (la sorella Cotton aveva un terribile tumore sul naso), i santi mi dicevano: "Figliola, Dio ti guarirà". Nei giorni di quella grande effusione, quando loro dicevano che Dio avrebbe guarito, tu eri veramente guarito. Per 33 anni non sono tornata più dai dottori, grazie a Dio, né alle medicine. Il Signore mi salvò, mi battezzò nello Spirito Santo, mi guarì e mi fece andare via rallegrandomi".Questa sorella divenne poi una predicatrice del Vangelo e continuò a predicare che il Cristo glorioso salva, guarisce e soddisfa l'anima assetata con il benedetto Spirito Santo.
Bartleman descrive ancora il tipo di riunioni che avevano luogo in quei giorni: "Non avevamo alcun programma preordinato per occupare il tempo. Il nostro tempo era il Signore. Avevamo delle testimonianze reali, provenienti da fresche esperienze. Quanto più brevi erano le testimonianze, tanto più efficaci risultavano. Una dozzina di persone potevano alzarsi in piedi nello stesso momento tremando sotto la straordinaria potenza di Dio. Non dovevamo ricevere il segnale dal leader. Eravamo liberi dall'anarchia. Nelle riunioni eravamo assorti in preghiera davanti a Dio e le nostre menti erano concentrate su di Lui.
Tutti obbedivamo a Dio con mansuetudine e umiltà. Il Signore aveva la responsabilità di parlarci mediante chicchessia. Noi pregavamo continuamente per questo. Qualcuno alla fine si alzava con unzione per dare il messaggio. Tutti sembravano riconoscerlo e gli cedevano il posto. Poteva essere un fanciullo, una donna o un uomo. Poteva provenire dall'ultimo posto o da quello davanti. Non faceva alcuna differenza. Ci rallegravamo che Dio stesse operando. Nessuno desiderava mettersi in mostra. Pensavamo soltanto a obbedire a Dio. Infatti, c'era lì una tale atmosfera di Dio che impediva a chiunque se non a un folle di cercare di farsi avanti senza una vera unzione. E ciò non durava a lungo. Le riunioni erano controllate dallo Spirito, dal trono. Quelli erano davvero giorni meravigliosi. Ho spesso detto che vorrei vivere sei mesi di quel tempo piuttosto che cinquanta anni di vita ordinaria. Ma Dio è ancora oggi lo stesso. Solo noi siamo cambiati".
In queste riunioni avvenivano le stesse manifestazioni che si stanno verificando anche ai nostri giorni e che molti attribuiscono al diavolo. Lasciamo ancora la parola a Frank Bartleman (pagina 59 del suo libro "Azusa Street"):
"Poteva darsi che qualcuno stesse parlando. Improvvisamente lo Spirito cadeva sulla congregazione. Dio stesso soleva fare l'appello. Gli uomini cadevano dappertutto nella casa, come uccisi in battaglia, o si precipitavano in massa ad andare avanti a cercare Dio. La scena spesso somigliava a una foresta di alberi abbattuti. Tale scena non può essere imitata. Io non ho mai visto fare un appello in quei primi giorni. Dio stesso lo faceva. E il predicatore sapeva quando doveva fermarsi. Quando Lui parlava noi tutti obbedivamo. Sembrava una cosa spaventosa impedire o rattristare lo Spirito. Tutto il luogo era saturo di preghiera. C'era lì la gloria di Dio, la Shekinah. Infatti, alcuni affermavano di aver visto di notte la gloria sull'edificio. Io non ne ho dubbi. La presenza del Signore era così reale".
Naturalmente, non tutti coloro che si recavano a queste riunioni lo facevano con umiltà. Alcuni vi andavano per curiosità o con spirito di superiorità e di scetticismo, soprattutto tra i pastori. Ma non potevano resistere alla potenza di Dio, come lo stesso Bartleman afferma: "A volte venivano tra noi degli uomini presuntuosi. Specialmente predicatori che cercavano di mettersi in mostra con le proprie opinioni. Ma i loro sforzi erano di breve durata. Il respiro veniva loro tolto. Le loro menti vagavano, i loro cervelli vacillavano. Gli oggetti apparivano oscuri davanti ai loro occhi. Non potevano continuare. Non ne vidi mai uno in quei giorni che avesse potuto cavarsela. Si erano messi contro Dio. Nessuno li tagliò fuori. Noi semplicemente pregavamo. Lo Spirito Santo faceva il resto. Volevamo che lo Spirito prendesse il controllo. Egli li ridusse in silenzio in breve tempo. Erano portati fuori come morti, spiritualmente parlando. Mangiavano la polvere con umiltà, passando attraverso il processo che noi tutti avevamo attraversato. In altre parole, essi sparivano, giungevano a vedersi nella loro malvagità, poi con umiltà e confessione infantile erano rialzati da Dio, trasformati mediante il potente "battesimo" nello Spirito. L'"uomo vecchio" moriva con tutto il suo orgoglio, la sua arroganza e le sue buone opere. Nel mio proprio caso giunsi ad aborrire me stesso. Supplicai il Signore di abbassare dietro di me una cortina sul mio passato, così vicina da toccarmi le calcagna. Egli mi disse di dimenticare ogni opera buona come se non fosse mai avvenuta e di andare avanti di nuovo come se non avessi mai fatto nulla di buono per Lui, per timore che le mie buone opere diventassero un laccio per me.
In quei giorni vedevamo delle cose meravigliose. Persino degli uomini molto bravi giungevano ad avere orrore di sé stessi nella luce più chiara di Dio. I pastori erano i più difficili a morire. Essi avevano così tanto a cui morire. Tanta reputazione e tante buone opere. Ma quando Dio riusciva a penetrare in loro, essi con piacere voltavano una nuova pagina ed un nuovo capitolo. Questa era una delle ragioni per cui lottavano così duramente. La morte non è affatto un'esperienza piacevole. E gli uomini forti fanno più fatica a morire.
Il fratello Ansel Post, un pastore battista, una sera stava seduto nella riunione su una sedia in mezzo al pavimento. Improvvisamente lo Spirito cadde su di lui. Balzò in piedi dalla sedia, cominciò a lodare Dio ad alta voce in "lingue", e corse per tutta la stanza abbracciando tutti i fratelli che poteva afferrare. Era pieno di amore divino. In seguito, si recò in Egitto come missionario. Ecco la sua testimonianza: " Improvvisamente, come nel giorno della Pentecoste, mentre stavo seduto a circa tre metri e mezzo proprio di fronte al predicatore, lo Spirito Santo cadde su di me e letteralmente mi riempì. Mi sembrava di essere sollevato, perché mi trovai in aria in un istante, gridando "gloria a Dio", e immediatamente cominciai a parlare in un'altra lingua. Non potevo essere più sorpreso se qualcuno nello stesso momento mi avesse consegnato un milione di dollari......."
I demoni venivano scacciati, i malati erano guariti, molti erano salvati, restaurati e battezzati con lo Spirito Santo e con potenza".
La gente veniva da ogni parte del mondo per cercare salvezza, santificazione, il battesimo nello Spirito Santo o la guarigione. "Azusa Street divenne", come scrisse John Thomas Nichol nel suo libro The Pentecostals, "la mecca pentecostale di ogni sincero ricercatore della potenza divina".
Sono passati più di 100 anni da quell'aprile del 1906 e non si può restare indifferenti nel leggere la storia delle origini del risveglio pentecostale e di ciò che Dio vi compì. Quello che Dio fece allora può farlo ancora oggi. Egli ci invita: "Chiedete al Signore la pioggia nella stagione di primavera!" (Zaccaria 10:1).
Ci sono stati grandi preparativi per celebrare in modo eccezionale il centenario di Azusa Street a Los Angeles dal 25 al 29 aprile 2006. Il tema della Conferenza è "Insieme di nuovo". Hanno fatto parte del Comitato organizzatore oltre 150 leader carismatici e pentecostali da tutto il mondo. La Conferenza è stata tenuta al Los Angeles Convention Center. E’ stata un'opportunità unica per sperimentare la riflessione e la realtà del più grande risveglio mondiale. Infatti, essa si propone di:
1)portare insieme tutte le varie correnti del movimento pentecostale;
2)commemorare la ricca eredità del movimento;
3)innalzare la diversità pur dimostrando l'unità del movimento;
4)celebrare il progresso dinamico dei primi 100 anni del movimento;
5)valutare la risposta del movimento al mandato divino dato ad Azusa Street;
6)cercare la faccia del Signore per la futura direzione del movimento. www.azusastreet100.net.
Anche in Italia si è celebrato il centenario di Azusa Street.
SPIRITO SANTO,OSCURA E' L'OR; RISVEGLIA TUTTI, RIEMPI, INFIAMMA I CUOR
OPRA TRA NOI
E L'EVANGEL NELLA PIENEZZA POTREMO PROCLAMAR
Nessun commento:
Posta un commento