domenica 7 settembre 2014
PERCHE' NON LA VIA LARGA E SPAZIOSA ?
“Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti son quelli che entrano per essa. Stretta invece ed angusta è la porta che mena alla vita, e pochi son quelli che la trovano” .
PERCHE’ NON LA VIA LARGA E SPAZIOSA ?
Quando Gesù pronunciò queste parole, probabilmente aveva in mente le mura che circondavano la città di Gerusalemme sulle quali erano aperte delle porte. Alcune erano molto ampie, spaziose e vi poteva passare molta gente, altre invece più strette, disagevoli, denominate addirittura “cruna di ago” per le quali non era possibile che vi passassero i cammelli.
È altresì probabile che quando Gesù disse: “È più facile che un cammello entri attraverso una cruna di un ago che non un ricco in paradiso”, abbia fatto allusione a questa porta. Gesù raccomanda a tutti quelli che vogliono seguirLo di entrare per la porta stretta, perché “larga è la porta e spaziosa è la via che conduce alla perdizione”.
È scritto nella Bibbia: in . Un primo aspetto dunque della via larga è la via del peccato e della disubbidienza, simbolo della vita senza fede che porta alla perdizione.
Ma vi è un’altra via, percorsa da intere nazioni. È la via del cristianesimo di “moda”.
Gesù disse ad un dottore di Gerusalemme: “Se uno non è nato di nuovo non può vedere il Regno di Dio”, indicando un fatto necessario ed assoluto che deve realizzarsi nella vita di tutti i cristiani: una rivoluzione che scarta i sistemi dell’uomo ed accetta quelli di Dio. Questa rivoluzione è detta “conversione” o “nuova nascita” o “rigenerazione”.
Ma sono veramente vissute queste cose da tutti i credenti, oppure il cristianesimo per la maggior parte della gente è un fatto di moda dei nostri tempi? Forse, alcuni o tanti di noi, hanno letto qualcosa del falso cristianesimo che Hitler volle imporre in Germania. Si volle identificare la dottrina di Gesù con la dottrina del nazismo e ciò allo scopo di dominare le masse. Si costituì una cosiddetta chiesa tedesca.
Ma contro questo tipo di chiesa insorse la Chiesa confessante, perseguitata e clandestina, la quale fece questa solenne dichiarazione: “Gesù Cristo, nel mondo in cui viene testimoniato dalla Sacra Scrittura è l’unica Parola di Dio che noi dobbiamo ascoltare ed a cui dobbiamo fiducia ed obbedienza in vita ed in morte. Rigettiamo la falsa dottrina secondo cui la Chiesa può e deve riconoscere come fonte di predicazione.. altri avvenimenti, forze, figure e verità quali rivelazioni di Dio”.
A tanti piace vivere secondo le regole del mondo e piacciono le cose che fanno i molti: vivere una vita tranquilla, con soli svaghi e divertimenti. Una vita cristiana regolata in questo senso, non è conforme all’insegnamento di Gesù Cristo: è proprio questa la via larga!
Gesù dice che bisogna imboccare la via stretta. E la via stretta è Lui stesso, che dopo tre anni di ministero terreno si è trovato attorniato soltanto da poche donne ed un esiguo gruppo di discepoli.
“Io sono la via” e per molta persone non torna troppo a loro comodo seguire Colui che è la via che l’ha fatto essere l’uomo di dolori, vilipeso e sputato, coronato di spine e fatto morire su una croce.
Ancora Gesù ,un giorno così si espresse: “Gli uccelli del cielo hanno i loro nidi, le volpi hanno le loro tane, ma il figliuolo dell’uomo non ha neanche una pietra su cui posare il capo”. Essere discepolo di Gesù significa vivere e “camminare come Egli camminò”. Domandiamolo in giro o a tutte le genti della terra se siano disposte ad accettare con allegrezza questo insegnamento.
Se a tutti piace passare per la porta larga, dove non sono previste difficoltà, Gesù viene a capovolgere i nostri pensieri e ci dice di entrare per la porta stretta e camminare per la via angusta. È la via della fede secondo cui l’uomo non può più seguire la propria volontà egoistica ma segue il Signore ubbidendoGli in ogni cosa. È la via stretta dell’osservanza dei precetti evangelici, del lasciare tutto e diventare “ultimo” per amore dei fratelli.
Ricordiamoci però che il Regno dei cieli non è una conquista fatta da carne e sangue, ma un dono della grazia di Dio. “Pertanto continua sarà la nostra preghiera a Dio affinché ci sostenga nel nostro camminare con Lui.”
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