sabato 23 gennaio 2016

ABBIAMO PACE NEL CUORE IN QUESTI TEMPI DI TRIBOLAZIONE ?

Io vi lascio la pace ; vi do la mia pace" Gesù disse: "Il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi" (Giovanni 14:27). Ma il fatto è che molti Cristiani abbiamo agitazione nel cuore - e viviamo nella paura! Tanti in segreto siamo afflitti da panico, agitazione e notti insonni. Gesù nello stesso verso disse anche: "Io vi lascio la pace; vi do la mia pace". Eppure non molti credenti possono affermare con sincerità di avere una pace costante nel cuore. Per molti la pace viene e va, lasciandoci preoccupati, inquieti, abbattuti dalle difficoltà e dalle vicende giornaliere. Così Zacccaria profetizzò riguardo alla venuta del Messia: "Per concederci che, liberati dalle mani dei nostri nemici, lo potessimo servire senza paura, in santità e giustizia davanti a lui tutti i giorni della nostra vita" (Luca 1:75-76). Sorelle e fratelli, è per questo che Gesù è venuto nel mondo ed è morto per i peccatori: perché noi potessimo camminare con Dio senza paura, riposando nella Sua pace, tutti i giorni della nostra vita! Nessun timore, ma pace nella mente e nel cuore, ogni giorno della nostra vita! Questo vale anche per i giorni di sofferenza, agitazione, prova e incertezza. Significa sia i giorni felici che quelli tristi. Non importa cosa dobbiamo affrontare, dobbiamo poter vivere quella pace in ogni momento. Zaccaria aggiunse queste parole su Gesù: "Per risplendere su quelli che giacciono in tenebre e in ombra di morte, per guidare i nostri passi nella via della pace" (verso 79). Egli ci ha detto che Gesù avrebbe guidato tutti i Suoi figli nella via della pace - non nell'inquietudine, nella solitudine o nella paura, ma nella pace! Gesù è il Principe della Pace. Alla Sua nascita gli angeli cantarono "Pace in terra..." Il Suo vangelo è chiamato il vangelo della pace. Ed Egli stesso ha promesso: "...abbiate pace in Me..." (Giovanni 16:33). È la pace ciò che riceviamo attraverso il vangelo: "La parola ch'Egli ha diretta ai figli d'Israele, annunziando la pace per mezzo di Gesù Cristo" (Atti 10:36). Allo stesso modo, l'apostolo Paolo descrive il modo accettevole in cui i credenti devono servire Cristo. Confrontate la vostra vita con ciò che Paolo descrive: "Poiché il regno di Dio non è mangiare e bere, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. Infatti chi serve Cristo in queste cose è gradito a Dio e approvato dagli uomini. Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione" (Romani 14:17-19). In questo mondo affronteremo tribolazione, persecuzioni e prove dolorose - "...combattimenti di fuori, paure di dentro..." secondo quanto scrive Paolo (2 Corinzi 7:5). Saremo tentati, soffriremo per amore di Cristo. I venti delle avversità cercheranno di scuotere l'edificio di fede che abbiamo costruito sulla Roccia della nostra salvezza, che è Gesù il Si 2 Ma dobbiamo continuare a servirLo con giustizia - ripieni di pace e gioia nello Spirito Santo - in ogni momento. La preghiera di Paolo per tutti i credenti era questa: "Il Signore della pace vi dia egli stesso la pace sempre e in ogni maniera [o circostanza]. Il Signore sia con tutti voi" (2 Tessalonicesi 3:16, N.R.). Pensate - pace in ogni circostanza. Chiedo: abbiamo la pace in ogni circostanza? In ogni ora del giorno siamo ripieni di quella pace assoluta? Ecco una definizione di pace: appagamento interiore, calma interiore, serenità, tranquillità, essere liberi da ogni lotta, a riposo, avere calma nello spirito. Purtroppo il mondo non vede questa serenità in molti di noi. In tempi di crisi, molti credenti non siamo dominati da uno spirito calmo, imperturbato. Troppo spesso gli altri ci vedono colpiti dal panico, preoccupati e frustrati. La pace, se non è interiore a nulla vale quella esteriore la quale non nasconde affatto la turbolenza. Eppure il piano di Dio per i Suoi figli è che noi possiamo vivere liberi da tutte le ansietà e le preoccupazioni! Lo sappiamo, affermiamo di crederlo, e le Scritture lo confermano - ma pochi sono entrati veramente in quella pace. Pochi siamo davvero liberi! Ecco ciò che desidera per noi il Signore: "Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù" (Filippesi 4:6-7, N.R.). Portiamo ogni nostro peso a Dio in preghiera? Voglio dire, davvero ogni cosa? Spesso ho detto che vado a Dio senza chiedergli nulla, ma amandoLo semplicemente. Ma Dio ci invita ad andare a Lui facendogli conoscere tutte le nostre richieste. Egli è lieto di riceverci! La benedizione che riceviamo dopo aver fatto conoscere le nostre richieste in preghiera, non consistono nel fatto che usciamo dalla nostra camera e vediamo la nostra preghiera esaudita all'istante - la malattia o l'angoscia sparite, e ogni problema risolto. Piuttosto, è il nostro cuore a cambiare perché Dio ci ha dato la Sua pace. Quando andiamo nella nostra stanzetta segreta a pregare, scaricando i pesi della nostra anima, piangendo e rendendo note a Dio le nostre richieste - ne usciamo avendo ricevuto pace. La malattia può non essere ancora scomparsa - ma noi siamo cambiati! I conflitti, le paure, l'ansietà, sono scomparsi. È Impossibile Avere Vera Pace Se Cristo Non Vive in noi. "Egli, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto il muro di separazione" (Efesini 2:14). Conosco molti che affermano di avere la pace, eppure vivono nel peccato. Queste persone dicono: "Io ho pace, non ho paura, sono in pace". Ma la loro pace non è una pace reale. Non è un vero riposo. È un'illusione, il risultato di una menzogna di Satana. È una falsa pace che li condannerà e li distruggerà! In Deuteronomio 29:18-19, leggiamo di persone i cui cuori si erano allontanati dal Signore Iddio nostro, per andare a servire gli dèi delle nazioni. In queste persone stava crescendo una radice velenosa - e lo Spirito 3 Santo li avvertì. Furono avvisati che sarebbero stati maledetti perché avevano abbandonato il Signore ed erano tornati alle loro vie peccaminose. Questo fu il messaggio: "Non troverai requie e non vi sarà luogo di riposo per la pianta dei tuoi piedi; là l'Eterno ti darà un cuore tremante, occhi che si struggono e angoscia d'anima. La tua vita ti starà davanti come sospesa nell'incertezza; tremerai notte e giorno e non avrai alcuna sicurezza della tua esistenza. La mattina dirai: "Fosse sera!", e la sera dirai: "Fosse mattina!", a motivo dello spavento che riempirà il tuo cuore ed a motivo dello spettacolo che i tuoi occhi vedranno" (Deuteronomio 28:65-67). Oltre a questa maledizione, delle altre parole furono rivolte agli idolatri: "Nessuno, dopo aver udito le parole di questo giuramento, si illuda nel suo cuore dicendo: "Avrò pace, anche se camminerò secondo la caparbietà del mio cuore" (Deuteronomio 29:19, N.R.). Dio dichiara che persone tali non possono avere la vera pace - e che la pace che affermano di avere è un'illusione. La Bibbia dice: "Ma gli empi sono come il mare agitato, che non si può calmare... Non c'è pace per gli empi" (Isaia 57:20-21). "Rendono tortuosi i loro sentieri e chiunque vi cammina non conosce la pace" (Isaia 59:8). Inoltre, la Parola di Dio dichiara che è impossibile che il peccatore conosca la pace perché il Signore lo separerà per l'avversità" (Deuteronomio 29:21). Questa è la cosa che il mondo non può gestire - l'avversità. I culti non possono gestirla in alcun altro modo che negandola fuggendo in un mondo di illusione. Non la affrontano a testa alta. Il loro consiglio è: chiuditi in una stanza, medita e abbandonati all'inesistenza e al nulla. Ma una simile "pace" non dura più di un paio di giorni, prima che le ansietà e le preoccupazioni di questo mondo tornino a sommergeci. In contrasto, Gesù viene glorificato maggiormente nella Sua chiesa proprio durante i giorni delle avversità. Quelli sono i momenti in cui la Cristianità trionfa chiaramente sopra ogni altra religione o setta - perché è il Signore stesso ad affrontare ogni nostra crisi! Ed Egli ci concede pace abbondante nel mezzo di ogni tribolazione. Alcune delle persone più ingannate su questa terra sono quelle che proclamano la pace senza Cristo. La loro è una falsa sicurezza. Se chiedete a un uomo per strada: "Hai pace con Dio? Il tuo cuore è in pace?", egli molto probabilmente vi risponderà: "Si. Non sono un Cristiano, ma sono in pace. Non ho paure". Un altro uomo vi dirà: "Oh, sono quindici anni che ho la pace". Se gli chiedete in che modo ha avuto la pace di cui parla, vi risponderà: "Anni fa ero in ogni sorta di angosce, e qualcuno mi ha insegnato la meditazione. Sono entrato in una stanza, e ho cominciato a ripetere il mio mantra. Mi sono sottratto a questo mondo, e uno spirito è sceso su di me come acqua fresca e rinvigorente". Gli chiedete: "Ma qual è l'origine, la fonte della tua pace? Come puoi sapere che è autentica?" Vi risponderà: "Non so dire da dove viene o come la ricevo. Quello che so è che ho un cuore calmo, e in pace. Mi sento contento, felice. E se ho delle preoccupazioni, torno in camera mia e ripeto il mio mantra. Chiudo fuori ogni cosa". Il mondo oggi è pieno di dottrine orientali, le quali vantano tutte di poter offrire pace nel cuore. Lo chiamano "nirvana". Ma non ha niente a che fare con la pace. Anzi, è un auto-arrendimento alla vacuità. Dio non offre alcuna vacuità. Egli, anzi, offre pienezza. Egli dà pace come un fiume - che scorre sempre, pura, e si rinnova continuamente! 4 Un'altra testimonianza ancora racconta: "Stavo prendendo una cattiva strada, facendo del male a me e alla mia famiglia. Sapevo che era tempo che io cambiassi - così mi decisi per un nuovo inizio. Smisi di cercare in giro, misi da parte le mie cattive abitudini e iniziai a fare quello che è giusto. Non sono la stessa persona che ero un tempo. Ho lavorato sodo per guadagnare questa pace. E credo che Dio sia compiaciuto di me". Ma la Bibbia afferma: "Mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a Lui" (Romani 3:20). La prossima volta che questa persona cadrà in qualche peccato, si renderà conto che la sua pace è svanita - che era tutto un sogno illusorio. La pace di cui parlano i peccatori non è vera pace - è intorpidimento! È cecità spirituale. Solo la giustizia può produrre pace, e niente altro: "L'effetto della giustizia sarà la pace; il risultato della giustizia, tranquillità e sicurezza per sempre" (Isaia 32:17). Possiamo dire: "Non sono un empio. Non faccio le cose che fanno i malvagi". Ma agli occhi di Dio la malvagità è più che soltanto la concupiscenza, il bere, o l'abuso di droga. Agli occhi di Dio, l'empio è chi sa che Cristo è la fonte di ogni pace - ma Lo rigetta e rifiuta il Suo dono. Malvagità è resistere alla chiamata di Cristo ad accettarLo come Principe della Pace. Non importa se ci sembra di essere perfetti. Possiamo non bere, fumare o imbrogliare. Può anche sembrarci di avere quasi tutte le buone qualità che una persona buona dovrebbe avere. Ma se voltiamo le spalle a Cristo, siamo empio agli occhi di Dio, perché abbiamo rigettato l'unica via di salvezza. E Dio dichiara chiaramente che non ci sarà pace per quel tipo di persona. La Vera Pace è il Risultato di Essere Giustificati Per Fede. "Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore" (Romani 5:1). Ci deve essere un fondamento su cui si basa la nostra pace - e la Scrittura dice che quel fondamento è la nostra giustificazione. Abbiamo pace perché Gesù Cristo ci ha giustificati davanti al Padre. Troppi credenti non sono mai entrati in questa grande pace che il Signore ha promesso. Sorelle,fratelli noi che crediamo siamo giustificati - ed è importante per noi capire cosa significano queste importanti parole, perché sono il segreto della nostra pace! La giustificazione mediante la fede nel sacrificio di Cristo implica due princìpi: primo, l'affermazione che i nostri peccati sono cancellati. Siamo stati assolti da essi mediante il sangue dell'Agnello. Non ci sono più imputati perché Gesù è andato alla croce per noi e ha pagato per tutti quanti. Questa giustificazione per fede è la roccia, il fondamento di tutta la pace con Dio. "Giustificare" significa dichiarare qualcuno innocente - proclamare che il suo debito è stato interamente pagato da Cristo, e che Dio è soddisfatto. Gesù "è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione" (Romani 4:25). Egli è stato risuscitato per dichiararci liberi da ogni colpa! Ma essere giustificati significa molto più che essere solo perdonati. Gesù non solo ci ha lavati da tutti i nostri peccati - Egli ci ha resi anche accettabili agli occhi del Padre, mediante il Suo sacrificio. Questa è la seconda grande parte della giustificazione. Siamo 5 stati dichiarati innocenti e senza colpa - e siamo stati anche dichiarati santi agli occhi di Dio! Possiamo lavorare duramente per avere la vittoria sopra ogni peccato segreto. Possiamo ottenere il controllo sopra ogni abitudine, domare il nostro temperamento o i nostri cattivi pensieri, e gettar via ogni modo di parlare empio. Possiamo apparire irreprensibile. Ma possiamo stare ancora costruendo sul fondamento sbagliato - perché la nostra pace non può provenire da quello che facciamo o da come ci sentiamo. Ho vissuto quel tipo di vita a volte. Sapevo nel mio cuore di essere salvato per grazia attraverso la fede; sapevo che le mie buone opere non potevano salvarmi. Eppure, come molti altri, mi aspettavo che Dio mi benedicesse in base al mio comportamento. Ero solito passare la settimana pensando di poter essere degno della pace di Dio solo se non avevo sbagliato in niente. Guardavo indietro e vedevo di essere stato gentile con mia moglie, di aver perseverato nella preghiera e nella Parola di Dio... e dicevo: "Grazie, Signore, per la Tua pace". E continuavo a ringraziarLo - fino al giorno dopo, quando facevo un qualche errore! La mia pace andava e veniva a seconda della mia bontà - o di qualche mia "cattiveria". Qualunque tipo di sbaglio mi portava disperazione e perdita di quella pace. Forse siamo passati attraverso questa lotta. Desideriamo tanto piacere al Signore e che Lui sia soddisfatto di noi - ma guardiamo troppo alla nostra giustizia invece di guardare a quello che Gesù ha già fatto per noi. Ci rendiamo conto di stare giudicando noi stessi, la nostra salvezza, e la nostra pace, in base alle nostre capacità di comportarci bene. Pensiamo che solo se preghiamo ferventemente, leggiamo le sacre Scritture per ore, facciamo tutto quello che ci è possibile per gli altri, solo allora Dio potrà sorriderci. Pensiamo: "Se solo riesco ad essere abbastanza timoroso di Dio, o nutrire i poveri e gli affamati, o essendo diligente, o evitando ogni sorta di male - solo allora potrò avere pace!" Ma, sorella fratello, non posiamo giustificare noi stessi. Non possiamo conoscere la pace di Dio attraverso Gesù Cristo fino a quando non capiremo su cosa è fondata. E possiamo averla solo sapendo che siamo giusti agli occhi di Dio attraverso il sangue versato da Gesù. Per questo motivo soltanto siamo accettati in Lui. Dobbiamo perseguire la nostra pace in un modo ben diverso - entrando nella verità di ciò che Cristo ha fatto per noi. La Parola dice: "E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un solo corpo, regni nei vostri cuori; e siate 6 riconoscenti" (Colossesi 3:15,). Gesù continuerà a giustificarci sempre fino a quando Lo incontreremo nell'eternità! Ma devo aggiungere che c'è una dottrina mortale oggi tra i Cristiani, che offre ai credenti una falsa sicurezza. Questi insegnamenti dicono che possiamo essere resi giusti in Cristo indipendentemente da come viviamo nella carne. Molti credenti oggi vanno in giro facendo quello che gli pare - imbrogliando, fornicando, vivendo in modo incauto e peccando a volontà. Essi si vantano: "Nessuna fatica - sono giusto in Cristo davanti a Dio! Il Suo sangue copre tutti i miei peccati passati, presenti e futuri!" Queste persone sono illuse: Nessuno può essere giustificato se continua a camminare nel peccato e nella ribellione. Siamo resi "giustizia di Dio in Lui" quando onestamente ci ravvediamo e ci umiliamo davanti a Lui. Si, Gesù è stato risuscitato per la nostra giustificazione, ed Egli diventa la nostra giustizia. Ma il perdono e la giustificazione sono offerte a quelli che scelgono di voltarsi dalle tenebre alla luce, dalle potestà di Satana alla potenza di Dio. Queste cose non ci vengono imputate o dichiarate nostre fino a quando non ci ravvediamo, ci volgiamo dalle nostre vie malvagie, e crediamo e obbediamo a Dio. Gesù venne "per aprire loro gli occhi, affinché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ricevano, per la fede in Me, il perdono dei peccati e la loro parte di eredità tra i santificati" (Atti 26:18). La fede in Cristo produce in te la potenza per santificarti! Noi Sappiamo Di Essere Accettati In Lui Perché Egli Ci Invita a Venire Con Coraggio al Suo Trono. Perché Dio dovrebbe invitarci al Suo trono se Egli è adirato con noi? Puoi condannarci perché abbiamo avuto una cattiva giornata, siamo inciampati o abbiamo fatto qualcosa che ha addolorato lo Spirito Santo. Ma che dobbiamo fare in quei momenti? Dobbiamo correre al Signore! Dobbiamo dirgli: "Gesù, sono pentito nel mio cuore, e so che Tu puoi cancellare tutte le mie iniquità". Il Padre non ci ha voltato le spalle. Eppure troppi Cristiani vivono come se credessero che Egli lo abbia fatto. Essi vivono ai limiti tutto il tempo, credendo di essere salvati un giorno e perduti il giorno seguente. Non predichiamo la dottrina della "sicurezza eterna". Crediamo nella sicurezza eterna solo per l'eterno credente. Cioè, se camminiamo fedelmente con il Signore e Lo amiamo con tutto il nostro cuore tutti i giorni della nostra vita, allora saremo salvati - tutti i giorni della nostra vita! Ma molti Cristiani viviamo in alti e bassi, prima caldi e poi freddi. Non possiamo mai dire dove ci trovano - perché non lo sappiamo neanche noi. Non abbiamo questo 7 fondamento: "Sono giustificato agli occhi di Dio, per il sangue dell'Agnello. E non solo sono stato reso giusto ai Suoi occhi, sono anche accettato come santo agli occhi del Padre. Ho un diritto a entrare nella Sua presenza!" Questo è ciò in cui consiste la parabola del figlio prodigo. Non solo era stato perdonato, abbracciato e baciato da suo padre, e gli erano stati dati la veste più bella e un anello - ma fu anche invitato ad entrare in casa e a sedersi al tavolo di suo padre per mangiare e fare festa. Questa è un'immagine veritiera della giustificazione - una in cui non siamo lasciati a sforzarci di piacere a Dio con le nostre capacità, per cercare di entrare nella Sua grazia. Satana anche in questo momento sta accusandoci davanti a Dio, di peccati di ogni tipo: infedeltà, bugie, disonestà, mancanze. Ha un lungo elenco di ogni singolo sbaglio che abbiamo commesso recentemente. "...L'accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte" (Apocalisse 12:10). Egli dice a Dio: "Come può questa persona essere salvata, se l'ho appena visto fare quello che ha fatto? Voglio giustizia! Non puoi essere un Dio giusto se lo lasci andar via così!" E ha ragione in molte delle sue accuse! A volte abbiamo sbagliato. Certe nostre azioni non erano alla gloria di Dio. Abbiamo fatto cose che non sono da Cristo. Non siamo, spesso, all'altezza della nostra testimonianza. Ma il nostro Giudice non si lascia impressionare. Possiamo immaginare il nostro Padre celeste in cielo che dice a Satana: "Non ho bisogno delle tue accuse, padre della menzogna! Stai sprecando il tuo tempo, non ci sarà alcun processo. Stai accusando qualcuno che Io ho già assolto. Ora vattene!" Non dobbiamo avere paura del nostro Giudice. Egli è per noi - e ha cancellato tutte le nostre trasgressioni: "Ti sei gettato dietro alle spalle tutti i miei peccati" (Isaia 38:17,). "Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati" (Michea 7:19). "Io, proprio Io, sono colui che per amore di me stesso cancello le tue trasgressioni e non ricorderò più i tuoi peccati" (Isaia 43:25). Vedo il Re della Gloria davanti a tutti gli accusatori, proclamando: "Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica" (Romani 8:33). Molti di noi credenti che stiamo leggendo questo messaggio stiamo vivendo al di sotto dei nostri privilegi. Stiamo trasportando carichi di colpa e di preoccupazione che non abbiamo alcun bisogno di portare. Dio vuole che sappiamo che siamo puri per il cielo - siamo pronti per la gloria. Ed Egli vuole che ci appropriamo della Sua pace in questo momento! In 2 Pietro <3>, leggiamo un terribile avvertimento riguardante la distruzione finale del mondo, probabilmente un olocausto nucleare. In esso, ogni cosa sarà 8 dissolta. Eppure nel mezzo dei tempi più travagliati in questo mondo, siamo chiamati a vivere nella pace del Signore: "Tutte queste cose devono dissolversi... gli elementi infiammati si scioglieranno... Perciò, carissimi, aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da Lui immacolati e irreprensibili, nella pace" (2 Pietro 3:11, 12-14, N.R.). Nel giorno in cui saremo davanti a Lui, vedremo le cicatrici sulle Sue mani - e capiremo che la Sorgente della nostra giustificazione ha fatto più per noi di quanto potessimo fare durante un'intera vita di penitenza. Dio vuole che noi ci appropriamo di quella benedizione adesso. Egli vuole che noi viviamo in pace - guardando alle ferite di Gesù per poter dire: "Egli ha pagato per i miei peccati, diavolo! Non puoi additare più quello che ho fatto. Guarda i segni dei chiodi - guarda, è Lui che difende la mia causa. Sono giustificato agli occhi di Dio!" Recentemente ho detto a Dio, "Signore, voglio avere la Tua pace a tutti i costi. Non voglio ascoltare più le menzogne del diavolo. So che la mia salvezza non dipende dai miei sforzi. Anche se io piangessi un fiume di lacrime, o se cercassi di essere perfetto secondo la Tua legge, sarei comunque perduto. Non avrei guadagnato nulla. No, Gesù - difendi Tu la mia causa. Riposo in quello che Tu hai fatto per me". Vogliamo dire questo per fede proprio ora? "Signore, non voglio cercare di guadagnare la Tua grazia attraverso le mie opere. Io vengo a te attraverso Cristo. Egli è giusto, senza peccato - e io vengo a Te attraverso Gesù, mio Signore". Quando abbiamo questo tipo di fede, Dio non vede più noi - Egli vede Cristo in noi. Egli non vede più il "vecchio uomo", quello che è morto quando sei diventato una nuova creatura in Cristo. No, Dio vede un solo uomo: l'uomo in Cristo. E come Gesù è in gloria, così siamo noi anche in questo mondo - redenti, giustificati e resi liberi. Siamo preoccupati? stanchi? spaventati? Stiamo condannando noi stessi? Se è così, non dobbiamo più vivere nella colpa. Se abbiamo confessati i nostri peccati e crediamo nel sacrificio del sangue di Gesù Cristo, i nostri peccati sono scomparsi - cancellati. Siamo giustificati. "Non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito" (Romani 8:1). Dio ci dice: "Non ti do paura o condanna. Il diavolo te li ha dati.----

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