venerdì 18 settembre 2015

LA TENTAZIONE...

La sessualità è vista, secondo le diverse prospettive, come tabù, colpa, gioia, passione, stimolo irresistibile, felice intimità matrimoniale. In fondo, le prospettive sono due: la sessualità con il potere di farci perdere l’autocontrollo oppure la sessualità come gioia in una vita auto-controllata. Proverbi 22:3 “L’uomo accorto vede venire il male, e si nasconde; ma gli ingenui tirano avanti e ne subiscono le conseguenze”. “Gli astuti vedono il pericolo e si nascondono, gli inesperti vanno avanti e ci rimettono”. “Accorto è chi ha visto la calamità e va a nascondersi, ma gli inesperti son passati oltre e devono subire la pena”. Ci sono tante cose nella vita che possono dare gioia ma che possono trasformarsi in tragedia. Chi ama le escursioni in montagna deve prestare attenzione ai precipizi; chi ama sciare, alla segnaletica; chi ama nuotare in un fiume deve tenersi lontano dalle rapide e dalla cascate. Solo gli sciocchi proseguono nel loro cammino nonostante gli avvisi di pericolo. Nel comportamento sessuale è la stessa cosa. La sessualità è dono meraviglioso di Dio. È Dio che ha creato l’essere umano differenziandolo in maschio e femmina. È Dio che ha progettato l’apparato sessuale maschile e femminile, che ci ha dotato di istinto sessuale e di attrazione tra uomo e donna, con lo scopo della riproduzione (°Genesi° 1:27,28), che reso piacevolissimo. Il primo matrimonio della storia fu celebrato da Dio stesso (°Genesi° 2:22-24). L’amore fisico tra uomo e donna non è qualcosa di riservato unicamente alla riproduzione; gli esseri umani non sono animali che hanno periodi di accoppiamento. Dio ha voluto farne motivo di gioia costante. La Bibbia, in (°Ecclesiaste° 9:9) , esorta: “Godi la vita con la donna che ami”. E (° Proverbi° 5:18) inneggia alle mogli: “Benedetta la tua sorgente, la donna che hai sposato nella tua gioventù! Con lei sii felice”. Il Cantico dei Cantici è tutto un poema che esalta l’amore tra l’uomo e la donna innamorati, ed è parola di Dio ispirata che fa parte delle Sacre Scritture. Nella sua santa Legge, Dio predispose perfino una norma per salvaguardare quella che noi oggi chiameremmo “luna di miele”, con la differenza che per Dio doveva durare nientemeno che un anno: “Se un uomo ha appena preso moglie, non andrà in guerra e non sarà obbligato ad altri servizi. Per un anno potrà dedicarsi liberamente alla sua casa e rendere felice la donna che ha sposata” (°Deuteronomio° 24:5). I coniugi che si amano conoscono bene la gioia dell’unione fisica e della sessualità. Il problema è che per egoismo si può venir meno alla fedeltà. È più che evidente che nel progetto di Dio ci fosse la monogamia: “L’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne” (°Genesi° 2:24). Contro la pratica del divorzio, Yeshùa (Gesù) ricordò: “Non avete letto che il Creatore, da principio, li creò maschio e femmina e che disse: ‘Perciò l’uomo lascerà il padre e la madre, e si unirà con sua moglie, e i due saranno una sola carne’? Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l’uomo non lo separi” (°Matteo° 19:4-6). “Io odio il divorzio, – dice il Signore, Dio d’Israele” (°Malachia° 2:16,). Con il linguaggio concreto semitico, La Bibbia ammonisce: “Bevi l’acqua della tua cisterna, l’acqua viva del tuo pozzo. Le tue fonti devono forse spargersi al di fuori? I tuoi ruscelli devono forse scorrere per le strade? Siano per te solo, e non per gli stranieri con te. Sia benedetta la tua fonte, e trova gioia nella sposa della tua gioventù. Cerva d’amore, capriola di grazia, le sue carezze t’inebrino in ogni tempo, e sii sempre rapito nell’affetto suo. Perché, figlio mio, ti innamoreresti di un’estranea, e abbracceresti il seno della donna altrui? Infatti le vie dell’uomo stanno davanti agli occhi del Signore, egli osserva tutti i suoi sentieri. L’empio sarà preso nelle proprie iniquità, tenuto stretto dalle funi del suo peccato”. Proverbi 5:15-22. C’è quindi un uso della sessualità che non è conforme al disegno di Dio ma è solo il risultato dell’egoismo umano e della concupiscenza. Sappiamo cosa è male, e la nostra stessa coscienza può avvertirci che stiamo entrando in zona vietata. “Camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne”. – (°Galati° 5:16). “Questa è la sua volontà: vivete in modo degno di Dio! e quindi state lontani da ogni immoralità. Ognuno sappia vivere con la propria moglie con santità e rispetto, senza lasciarsi dominare da indegne passioni, come fanno invece i pagani che non conoscono Dio. In queste cose nessuno deve offendere o ingannare gli altri. Ve l’ho già detto e vi ho già avvertiti seriamente: il Signore punisce chi commette questi peccati. Dio non ci ha chiamati a vivere nell’immoralità, ma nella santità. Perciò, chi disprezza queste istruzioni, non disprezza l’uomo, ma Dio che vi ha dato il suo Spirito Santo”. – (°1Tessalonicesi° 4:3-8,). Queste parole le rivolse Paolo ai credenti della città portuale di Tessalonica (oggi Salonicco, in Grecia). Quei credenti avevano sentimenti e stimoli proprio come noi oggi, per cui quelle parole riguardano anche noi. Oggi il mondo è immorale come allora. Di certo ha più mezzi di allora, più occasioni e perfino una diffusa mentalità molto permissiva. Riviste pornografiche che fino a pochi decenni fa circolavano clandestinamente, si trovano oggi in ogni edicola e sono disponibili in Internet con un semplice click. L’omosessualità, condannata fino a pochi decenni or sono, è oggi sbandierata e dopo il ’1968 è perfino scomparsa dai trattati di psicologia e di psichiatria dove era catalogata tra i gravi disordini della personalità. Ci si domanda cosa mai ci sia di sbagliato, come ad esempio nel fatto che una donna con un matrimonio infelice possa godere l’intima compagnia di un uomo che con lei è premuroso. Circola perfino l’idea che le avventure extraconiugali ravvivino l’amore di coppia. Che un uomo e una donna convivano senza essere sposati non fa più notizia. C’è una serie spaventosa di menzogne che circola, e ciascuna di queste menzogne è accolta come una conquista di libertà per il benessere personale. (((((s e g u e)))))

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